Cos’è la corporate identityPillole di grafica
Che cos’è la corporate identity?
La Corporate Identity (o identità aziendale) è l’identità che un’azienda – o al limite un prodotto o un servizio – comunica ai propri clienti. È il sistema con il quale si comunica l’immagine di se stessi: l’identità che contraddistingue e i valori che rendono unici. È il pilastro su cui si basano la maggior parte delle attività, uno strumento indispensabile su cui costruire la comunicazione e su cui impostare la strategia di marketing. Per essere efficace deve essere familiare, uniforme ed esprimere la filosofia di chi rappresenta.
Perché è importante?
Perché serve a farsi distinguere dai competitor, è fondamentale per affermare la propria presenza sul mercato ed essere riconoscibili. Creare una buona Corporate Identity significa analizzare il target e gli elementi grafico/comunicativi che determinano la percezione e la reputazione da parte del proprio pubblico, e quindi studiare le linee guida da applicare a tutti i materiali di comunicazione per presentarsi in modo coerente nello stile, nei colori e nell’applicazione del proprio logo.
È importante ricordare che la propria identità non è statica ma deve prevedere un processo continuo di verifica e aggiornamento parallelo all’evoluzione del proprio brand (vedi il restyling del logo Apple) ricordando però che comunicazione e brand identity devono essere sempre coerenti tra loro e rispecchiare le caratteristiche di chi racconta, perché il pubblico – più spesso di quello che si crede – impara a riconoscere font (carattere tipografico), colori e schemi grafici, e la loro unione con il logo (elemento principale e primario) costituisce la base dell’immagine coordinata, cioè il primo passo per la definizione dell’identità aziendale.
I materiali di comunicazione base dell’immagine coordinata (o stationery) sono:
- Biglietto da visita
- Carte e buste intestate
- Cartelline portadocumenti
- Sito web
Quando è importante fare un restyling?
Non c’è una vera e propria data di scadenza ma fare un’analisi per capire se la comunicazione funziona ancora oppure se ha bisogno di una “rinfrescata” è sicuramente utile. Alcuni punti da considerare per prendere questa decisione sono:
- Analizzare i competitors – studiare non solo quelli diretti ma anche quelli indiretti (cioè quelli non uguali ma che si trovano nello stesso segmento di mercato) per capire cosa comunicano, in che modo e come, per coglierne le qualità ma anche le differenze e le mancanze che invece noi colmiamo già.
- Contenuti e fotografie – se sono rimasti invariati da molti anni, il restyling è l’occasione giusta per svecchiarli un po’.
Una volta deciso di procedere con il rebranding della propria immagine si può:
- Cambiare gradualmente senza stravolgere completamente la grafica e lo stile di comunicazione (se proprio non sono davvero datati) e mantenere dei punti fermi, quelli cioè che rendono riconoscibile il brand (es. logo, font e colori istituzionali) così da avere continuità con il materiale già prodotto e non destabilizzare il cliente.
- Rifare totalmente la grafica e lo stile in una volta sola. In questo caso aiuta il “dare una motivazione”, come ad esempio scegliendo una data significativa (anno nuovo-grafica nuova) oppure l’anniversario dell’attività. Questo dipende (anche) dal tempo e dal budget che si hanno a disposizione.
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Elisa Boschetti
Mi chiamo Elisa Boschetti e mi occupo di graphic design principalmente per l'off-line. Mi piace seguire e supportare i miei clienti nell'ideazione della loro immagine di business o del loro evento. Lavoro da Milano ma seguo clienti in tutta Italia.